BORDER COLLIE
Il cane il tuo amico fedele.
Condividere la propria vita con un cane è un'esperienza unica per tutti, ma diversa per ognuno. Accogliere un morbido batuffolo nella propria famiglia regala la gioia e l'allegria che solo un cucciolo può portare. La sua vivacità, il suo modo cordiale di avvicinarsi a tutti, leccare le mani in segno di amicizia, giocare ininterrottamente per ore e poi crollare d'improvviso stanco morto per dormire altrettante ore, il suo abbaiare allo specchio quando si vede per la prima volta, pensando che ci sia un altro cane di fronte a lui, il suo correre felice al parco con gli altri cani, esprimendo tutta la spensieratezza dell'infanzia, il cercarci continuamente perché non vuole rimanere solo: questo e tanto altro è bellissimo da vedere, emozionante da vivere.
E ancora, l'odore che hanno solo i cuccioli e che presto svanirà perché sarà adulto nel giro di pochi mesi, il suo pelo ancora morbido, le proporzioni ancora indefinite, il musino tenero e indifeso… Sono attimi meravigliosi e fugaci, momenti da godere subito, senza perdere tempo o rimandare a domani perché domani l'odore da cucciolo già starà svanendo, il morbido pelo già starà lasciando il posto alla tessitura dell'adulto, le proporzioni inizieranno a definirsi. Un cucciolo è meraviglioso. Scegliere di accogliere un cucciolo è meraviglioso.
L'affetto e la fedeltà che saprà donarci sono meravigliosi. Tuttavia avere un cane è una grande responsabilità e non bisogna sottovalutare l'impegno che richiederà ogni giorno per i prossimi 10-15 anni. Il cucciolo farà i suoi bisogni in casa i primi tempi; rosicchierà calzini, scarpe, pantofole; troverà molto appetitoso il mobile acquistato pochi mesi prima; forse nemmeno il divano si salverà dalla sua "furia da cucciolo"; graffierà le vostre mani con i suoi dentini da latte; avrà bisogno di essere portato dal veterinario per i controlli e le vaccinazioni; dovrà essere socializzato con i suoi simili, con le persone, con i bambini, con gli anziani; dovrà essere abituato ai rumori della città, a viaggiare in macchina, alle visite dal veterinario; dovrà ricevere un'educazione perché a un anno non diventi un cavallo impazzito difficile da gestire e poco piacevole da ospitare in casa e da portare fuori; dovrà giocare e giocare e giocare; perderà il pelo, chi più chi meno, ma ne perderà.
Da adulto dovrà essere portato fuori almeno (ma proprio almeno) due volte al giorno; continuerà a perdere il pelo, specialmente nel periodo della muta (e i cani di appartamento spesso sono in muta perenne!); avrà bisogno di spazi, di correre, di impiegare la sua energia perché non si tramuti in stress; avrà ancora bisogno di cure mediche e di vaccinazioni; avrà bisogno di affetto, di rispetto, di fiducia; dovrà essere portato fuori anche quando piove, quando fa freddo, quando gela, quando nevica; dovrete alzarvi presto la mattina per garantirgli una bella passeggiata prima di andare a lavorare; dovrete giocare con lui; dovrete esserci per lui perché siete voi ad aver scelto lui e non lui ad aver scelto voi; dovrete esserci 365 giorni all'anno perché lui dipende interamente da voi e ha fiducia in voi.
Durante le vacanze sappiate che, purtroppo, poche strutture ricettive accettano gli animali; in alternativa dovrete trovare una buona pensione che lo ospiti e abituarlo gradualmente alla vostra assenza. Alcune razze più di altre, inoltre, hanno un potenziale che deve essere gestito nel modo corretto. Le pagine di cronaca riportano sempre più spesso notizie di cani appartenenti a razze "pericolose" che aggrediscono "senza motivo" innocui passanti o, addirittura, il proprietario.
Negli ultimi anni i cani sono forse impazziti? Che sta succedendo? Non serve una profonda conoscenza cinofila per capire che un rottweiler, un dobermann, un pit-bull o un cane corso hanno un potenziale diverso rispetto a un volpino, un carlino, un pechinese o un cavalier. Il proprietario di un cane di 30, 40, anche 50 chili di muscoli e cervello ha il dovere, verso sé stesso, il cane e la comunità, di saper gestire il proprio cane.
Le razze, la creazione
Anche se variano molto nell'aspetto e nelle dimensioni, tutte le razze canine, dall'enorme alano al minuscolo papillon, discendono da un unico capostipite: il lupo grigio (Canis lupus), un tempo uno dei mammiferi più diffusi dell'emisfero boreale.
La grande differenza di forma degli odierni cani domestici si era già manifestata nelle popolazioni di lupi, che cominciarono a presentare marcate variazioni a seconda dell'area di origine. L'addomesticamento poi ha avuto luogo in aree ed epoche differenti, determinando la selezione di differenti linee ancestrali. Un processo iniziato almeno 12.000 anni fa, ma forse le sue radici sono ancor più remote. Le prime testimonianze storiche ci dicono che i levrieri furono selezionati in Egitto come segugi da caccia, molto apprezzati per la loro velocità e perché cacciano basandosi sulla vista piuttosto che sull'olfatto.
Gli imponenti mastini hanno probabilmente avuto origine in Asia e furono introdotti in Europa attraverso l'antica Via della Seta. Le regioni nevose dell'estremo Nord sono invece la culla dei cani da slitta, come l'Alaskan Malamute che ancora oggi viene allevato per le medesime esigenze.Animali utili e possenti quindi, da guardia o da lavoro. Solo successivamente si sono sviluppate le razze da compagnia più piccole, ma con ogni probabilità erano già diffuse durante l'epoca romana.
Probabilmente si trattava di incroci selettivi, nel corso dei quali gli individui più piccoli venivano fatti accoppiare allo scopo di giungere alla progressiva riduzione della prole. Fino a tempi relativamente recenti però non esistevano razze definite come quelle di oggi. La loro classificazione è il risultato di un processo che si è compiuto negli ultimi anni, grazie al crescente interesse suscitato dalle competizioni nelle mostre canine. |